Glossario
BULINATURA – Tecnica di lavorazione con la quale si incide una superfice con il bulino, strumento costituito da una barretta acuminata di acciaio e manico in legno, usato per incidere a mano metalli, cuoio e pellami.
CALICE – Coppa metallica utilizzata durante le funzioni liturgiche per contenere il vino, sangue di Cristo. Il calice si compone di un piede, un fusto con parte centrale rigonfia detta nodo, e una coppa la cui parte inferiore, il sottocoppa, richiama i motivi decorativi del piede e del fusto.
CESELLATURA – Tecnica di lavorazione del metallo con il cesello, scalpello di acciaio per incidere e scolpire i metalli, la cui punta è foggiata in vario modo secondo il tipo di lavoro da eseguire.
DALMATICA – Chiamata anche tonacella è la veste liturgica propria di diaconi che la indossano sopra il camice e la stola quando assistono il celebrante durante la messa solenne, nelle processioni e nelle benedizioni. Aperta ai lati e munita di larghe maniche, lunghe sino al polso, ha colori diversi secondo i tempi liturgici.
MANIPOLO – È costituito da una striscia di stoffa dello stesso colore della pianeta che veniva legata sull’avambraccio sinistro del vescovo, del sacerdote, del diacono e del suddiacono, durante la messa. L’uso è stato abolito dopo il rinnovamento liturgico avviato dal Concilio Vaticano II.
OSTENSORIO – È il contenitore usato per l’esposizione dell’Ostia consacrata in modo che possa essere vista e adorata da tutti. La tipologia di ostensorio più diffusa è quella raggiata che allude all’identificazione simbolica dell’Eucarestia con il sole. L’Ostensorio è formato da un piede, un fusto e una lunetta o ricettacolo in cui è inserita l’Ostia.
PIANETA – È indossata dal celebrante durante la messa, sopra il camice e la stola. Assume la forma di ampio scapolare con un lembo anteriore ed un altro posteriore; il colore varia secondo i tempi liturgici.
PISSIDE – Vaso sacro contenente le particole consacrate per la comunione dei fedeli e che viene conservato nel tabernacolo. Ha la forma di un ampio calice costituito da piede, fusto e coppa piuttosto larga, ed è chiusa da un coperchio bombato, sormontato da una piccola croce.
PIVIALE – È un ampio manto di forma semicircolare lungo fino a terra, i cui lembi verticali sono trattenuti sul petto da un fermaglio o fibula. La parte posteriore è ornata dal cosiddetto scudo, mentre la larga fascia che ne delimita il diametro del semicerchio è chiamata banda dello stolare. Il piviale ha colore vario secondo il rito.
RELIQUIARIO – Custodia contenente una reliquia, cioè i resti mortali dei Santi o anche di oggetti ad essi collegati (strumenti del martirio, vesti, utensili), compreso tutto ciò che la tradizione riferisce alla Vergine o alla vita, passione, morte e resurrezione di Cristo. Nelle forme riprende l’ostensorio eucaristico, con teca, fusto e piede, ma può anche avere piccole dimensioni (reliquiario a pendente e a capsula) o contenere più reliquie (reliquiario a tabella). Quando la custodia riproduce parti del corpo costituente la reliquia stessa (per esempio una mano o un braccio) prende il nome di reliquiario antropomorfo.
SECCHIELLO PER ACQUA BENEDETTA – È un recipiente atto a contenere l’acqua benedetta utilizzata per l’aspersione di persone e oggetti. Generalmente è un vaso metallico (argento, argento dorato, bronzo, ottone) a forma di secchiello, con manico girevole nelle due opposte orecchie. È usato insieme all’aspersorio che è uno strumento a forma di sferetta cava e bucherellata con spugna interna e manico, utilizzato per aspergere con acqua benedetta.
STOLA – È formata da una larga striscia di stoffa che, girando intorno al collo, ricade sul davanti. Nelle celebrazioni liturgiche non eucaristiche è indossata dal sacerdote sopra la cotta; in quelle eucaristiche ricade sopra il camice. Il colore si uniforma a quello della pianeta.