MADONNA DELLE GRAZIE E CONSOLAZIONE

   Nella pubblicazione “Incoronazione di Maria SS. delle Grazie in Belvedere Marittimo” del 1926, si legge che la statua è stata scolpita a Bologna nel 1200 e ciò rilevandolo dall’interpretazione dell’iscrizione che si trova ai suoi piedi:

D A. I/I I I…BONIF… D I_A…EF

“Domini Anno MII Bonifatus Bonomia Fecit”.

   Al massimo, si sostiene nella pubblicazione del 1926, la statua risale al 1446.

   Nel 1978 la statua, invece, catalogata dalla Soprintendenza per i beni artistici e storici di Cosenza, viene descritta come statua in legno intagliato e dipinto, opera di ignoto scultore calabrese del XVI secolo.

L’iscrizione riportata è:

D.A. M…BONIF. DI A F.F. MARCUS V. CCHI ..F.

   Nel 2020 la statua è stata datata alla seconda metà del XVIII secolo, legno scolpito, stuccato e dipinto, bottega dell’Italia meridionale.

   Infine nel libro “Belloviderii” di Cono Araugio, Scalea 2006, la statua viene datata 1690 riportando la citazione di F. Ritondale, “In Calabria lungo il Tirreno“, Vincenzo Ursini Editore, Catanzaro 1990:

“Fino a qualche anno fa si poteva leggere alla base

BONIFACIUM BONOMIAE FECIT 1690” (*)

   La scultura, in legno di tiglio, è alta 178 cm e il suo ultimo restauro risale ad agosto 1999 ad opera del maestro restauratore Giovambattista Sarubbo di Cassano allo Ionio.

   Nei giorni in cui la scultura e altre opere della Chiesa della Madonna delle Grazie erano in corso di restauro, si è verificato il furto del Bambino (esattamente il 16 agosto 1999) rifatto da artista di Ortisei (BZ), prima che la statua fosse presentata al pubblico alla fine dei lavori.

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