CHIESA MATRICE - DECORAZIONI IN STUCCO
Decorazioni in stucco con girali d’acanto, rosoni, teste di cherubini ed elementi floreali che ricoprono i sottarchi del colonnato della navata centrale, gli architravi e le colonne laterali dell’abside.
Nel libro “Fanzago e Fanzaghiani in Calabria” (*) è riportato il testo del contratto redatto in Belvedere dal notaio Garzieri Francesco M. nel 1636 e stipulato con il maestro stuccatore Vincenzo Failla per l’opera di stuccatura di “tutta la Madre Chiesa di S.Maria del Popolo“, a partire dal mese di ottobre 1636.
Il documento è tratto dall’Archivio di Stato di Cosenza.
Il maestro, insieme ai suoi aiutanti, si impegna a stuccare, “iusta il disegno prima consignato a detti di Belvedere“
l’arco maggiore
i capitelli delle colonne
gli angoli degli archi
il cornicione della facciata dell’organo
le due ali laterali compresi gli archi “i quali si hanno da sfondare” e le loro facciate
tutte le Cappelle
la porticina del campanile (**) con una stampa sopra e un arco finto intorno
per un importo totale di 620 ducati di cui “docati vinti in tanta moneta d’argento“, “ducati tricento al mese di ottobre prossimo venturo 1636“, “ducati centocinquanta al mese di dicembre 1636 e li restanti ducati centocinquanta finita serrà di storchiar detta chiesa“.
(*): di Mario Panarello, Rubbettino Editore 2012
(**): qui non si parla della porticina del campanile attuale (che si trova nella cappella di San Giuseppe) ma di quello dell’epoca che si trovava sopra l’attuale ingresso della navata di destra e al quale si accedeva da una porticina a livello del soppalco del coro dove c’era l’organo.
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